sabato 21 ottobre 2017

Pazzesco a Roma. Ferrari e case con i soldi di Etruria, due arresti per la bancarotta della Privilege Yard


Civitavecchia, sviluppi nell'inchiesta sulla società che doveva costruire il maxi yacht. Al cardinale Bertone 700mila euro per beneficenze, consulenza da 500mila euro per l'ex senatore Baldassarri


ROMA - Se mai qualcuno avrà il coraggio di varare quella carcassa di yacht arrugginito, adagiato nel cantiere abbandonato della Privilege Yard al porto di Civitavecchia, un azzeccato nome di battesimo potrebbe essere "Mangiatoia". Quel progetto, infatti, nato col preciso obiettivo di succhiare denaro a un pool di banche (Etruria, Banca Marche, Unicredit, Intesa Sanpaolo, Bpm e Mps) ha sfamato l'appetito di tanti: dell'ex segretario di Stato vaticano Tarcisio Bertone, degli ex parlamentari Mario Baldassarri e Vincenzo Scotti, del presidente dell'Autorità portuale Pasqualino Monti. E naturalmente quelli dell'imprenditore 76enne Mario La Via. L'uomo che diceva di voler costruire uno yacht, e invece regalava soldi non suoi.





Mario La Via, amministratore delegato della Privilege Yard fallita nel 2015, e Antonio Battista, componente del cda e unico delegato a operare sui conti bancari della società, sono finiti agli arresti domiciliari su ordine della procura di Civitavecchia, per i reati ipotizzati di bancarotta fraudolenta documentale e patrimoniale, reati tributari e violazione della normativa antimafia. Con il denaro prestato dagli istituti bancari, per dire, avevano acquistato una Maserati e una Ferrari Coupé da 320mila euro. L'indagine del Nucleo tributario della finanza ricostruisce tutte le distrazioni patrimoniali attorno allo yacht mai varato. Rendendolo un corpo di reato lungo 127 metri.

Il maxi finanziamento concesso alla Privilege dal consorzio di banche (Etruria era la capofila) ammonta a 190 milioni di euro, di cui circa 125 milioni effettivamente erogati. Un progetto che non stava in piedi fin dall'inizio ma che ebbe sponsor di alto livello e coperture. Risulta agli atti una lettera di garanzia da parte della Barclays, ottenuta "ricorrendo a pressioni di organi amministrativi e politici".

Non solo.

L'ex ministro Vincenzo Scotti della Privilege era presidente onorario. Lui e l'ex parlamentare Fli Mario Baldassarri andarono di persona a una riunione con esponenti di Banca Etruria per perorare la causa di La Via. Lo ha raccontato ai finanzieri Carlo Maggiore, il responsabile della Direzione Corporate Finance di Etruria. E che c'entra Baldassarri? È il rappresentante legale della Economia Reale srl, società che ottiene da Privilege un paio di consulenze, "per attività svolta presso Unicredit e Intesa al fine di concretizzare la loro partecipazione al pool bancario". Il compenso era di 500mila euro.

Quando i finanzieri vanno a perquisire la mega villa di Mario La Via a Roma in zona Quarto Annunziata - una sobria dimora di 4 piani con sala cinema, discoteca, palestra, 3 saloni di rappresentanza, parco, campo da tennis, piscina e spogliatoi, ristrutturata con 4 milioni di euro stornati dalle casse della Privilege e fatta passare come la foresteria della società - scoprono un dettaglio minimo, ma che racconta molto. "Sono stati rinvenuti segnaposti per cene eleganti con personaggi di prestigio e la corrispondenza con il cardinale Bertone". Ecco che viene fuori quanto ricostruito da Repubblica e Liberonelle settimane scorse: 700mila euro di bonifici erogati a favore di associazioni italiane ed estere "su richiesta, indicazione e sollecitazione di Tarcisio Bertone, tra il febbraio 2008 e il novembre 2012". Privilege Yard pagava anche l'affitto della casa di Pasqualino Monti, il presidente dell'autorità portuale di Civitavecchia che ha concesso l'area del cantiere, per una somma complessiva di 43.200 euro, "a circa il triplo dei valori medi di mercato per gli anni 2011 e 2012". Ma per Mario La Via i soldi non erano un problema

fonte: http://www.repubblica.it/cronaca/2016/07/29/news/privilege_yard-145000225/?ref=fbpr

2 commenti:

  1. Penso, anzi sono sicuro che questo è uno dei numerosi "affari" organizzato da molti nostri Politici con amici, Massoni, parenti accanto, che hanno battuto la via della Politica disonesta fatta ad uso e consumo personale. Non c'è da meravigliarsi sul perché il debito pubblico Italiano abbia raggiunto negli anni, valori da capogiro,a titolo di esempio se prendessimo 100 banconote nuove da 50 Euro e le mettessimo una sopra l'altra avremmo uno spessore di circa 1 cm. Quindi 5000 Euro = 1 cm, mezzo milione di Euro= 1 metro, mezzo miliardo di Euro = 1km, 500 miliardi di Euro = 1000 km. 2200 miliardi di Euro(tanto è il nostro debito pubblico) = 4.400 km Cioè una distanza in banconote nuove da 50 Euro che accatastate secondo lo spessore coprono una distanza che permette di andare da Predoi( Alto Adige)a Lampedusa per 3 volte circa. Tutto ciò grazie agli "esperti" che hanno gestito la Politica Italiana negli ultimi 40 anni. E' necessario un drastico cambio di rotta che solamente il Movimento 5 Stelle, con il proprio onesto programma potrà realizzare.

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    1. Dimenticavo: tutto ciò se vogliamo tirare fuori l'Italia dal mare di fango in cui ci troviamo, nell'interesse anche dei nostri figli e nipoti. Pensate bene a chi votare alle prossime elezioni Politiche perché potrebbero essere le ultime utili per salvare la nostra amata Italia!

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