venerdì 8 settembre 2017

ULTIM'ORA - SONDAGGI, IL M5S PRENDE IL VOLO. CROLLO PD. ECCO I NUMERI


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Il sondaggio. Rabbia e voglia di stabilità, lo strano mix pre-elezioni. Di Maio ha il trend più positivo. Si fanno largo i nomi di Bonino e del ministro Minniti


ORMAI SIAMO in campagna elettorale. Lo rivelano le tensioni “fra” partiti e coalizioni. Ma anche “dentro” alle coalizioni. D’altronde, mancano due mesi alle elezioni regionali in Sicilia. Ma poco più di un mese al referendum sull’autonomia nel Lombardo-Veneto. Il dibattito politico, dunque, si è fatto acceso. E alimenta l’incertezza, come emerge dal sondaggio condotto nei giorni scorsi per l’Atlante Politico di Demos. Pubblicato oggi su Repubblica. Due le principali indicazioni, in apparenza, contrastanti. Perché rivelano insofferenza e, al tempo stesso, domanda di stabilità. Politica.

Le tabelle


Da un lato, la crescita sensibile dei consensi del M5S e del suo attuale leader, Luigi Di Maio. Dunque, della principale opposizione. Dall’altro, la fiducia personale verso il premier, Paolo Gentiloni. Elevatissima - e in aumento. Ma analizziamo nel dettaglio queste tendenze.Sul piano degli orientamenti di voto, rispetto allo scorso giugno, si assiste a una maggiore concentrazione dei consensi intorno ai due principali partiti, PD e M5S. Entrambi si rafforzano, negli ultimi mesi. Soprattutto il M5S, che cresce di circa 2 punti. Oggi, con oltre il 28%, è il primo partito. Più di un punto sopra al PD di Matteo Renzi. Dietro, nel Centro-destra, non cambia molto. La Lega e i Fratelli d’Italia appaiono stabili. Fra 13 e 14%. Ma Forza Italia scivola di oltre un punto. Superata dalla Lega di Matteo Salvini. A sinistra del PD, di scissione in scissione, il panorama appare confuso. Frammentario. Articolo 1-MdP, guidato da Pier Luigi Bersani e Roberto Speranza, perde qualcosa. Ora è poco sotto il 4%. Il Campo Progressista di Giuliano Pisapia si attesta al 2%. Anch’esso in calo. Poco più su, al 2,5%, c’è Sinistra Italiana, insieme alle altre formazioni dell’area. A loro volta in de-crescita.Fra gli altri, al Centro, AP di Alfano si aggrappa, a fatica, al 2%.





Così, ci avviamo al voto di primavera, mentre la campagna elettorale è già iniziata, in un clima di incertezza. Perché è “incerta” la struttura dell’offerta politica. In altri termini: le coalizioni, le alleanze. E le leadership. Di partito. Ma, ancor più, i candidati di coalizione. E i programmi. A sinistra, meglio, a Centro-sinistra, incombe l’ombra delle “larghe intese”, che coinvolgerebbero anche Berlusconi. Per approvare quelle riforme istituzionali ancora ir-realizzate. Ma che hanno segnato la fine del governo Renzi. Berlusconi, dunque, costituisce ancora il riferimento

obbligato della prossima fase politica del Paese. Con lui, tanto più senza di lui, sarà difficile procedere. Per il Centro- sinistra. E non solo, ovviamente.
Insomma, la Seconda Repubblica non è ancora finita

5 commenti:

  1. E' MOLTO STRANO CHE IL PD SIA SOTTO AL MOVIMENTO 5 STELLE DI SOLO UN PUNTO PERCENTUALE. QUESTA COSA MI PUZZA MOLTO: O IMBROGLIANO I SONDAGGI A FAVORE DEL PD OPPURE GLI ITALIANI NON HANNO ANCORA CAPITO UN CAZZO .........MI FANNO SCHIFO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  2. É valida la seconda ipotesi! La mia opinione vale poco? Ebbene, sottoscrivo ciò che ha detto il grande e famoso svrittore Andrea Camilleri:il 2% sono analfabeti totali,13% semianalfabeti,13% analfabeti di ritorno.
    Pertanto, 13+13+2=28%
    28% su una popolazione votante del 52%
    Ecco spiegato il motivo per cui mafia e corruzione se la sciallano.D'altronde il volpone berluscazz l'aveva candidamente ammesso rispondendo a (non ricordo chi)che la maggior parte degli italiani al massimo ha la licenza media inferiore per cui non sarà difficile convincerli.

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  3. Sono gli stessi sondaggi che nel 2013 ci davano al 12%?????

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