martedì 5 settembre 2017

LIGURIA: LAVORO FINTO, CONTRIBUTI VERI (PAGATI DAGLI ITALIANI) PER IL CAPOGRUPPO DEL PD. POI SI OFFENDONO E MINACCIANO QUERELE SE LI CHIAMI PARASSITI?


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Liguria, per la capo gruppo regionale Pd Raffaella Paita lavoro finto e contributi veri


E’ in corsa per la presidenza della Regione. Da assessore si fece assumere dalla Sti spa senza mai presentarsi. Pagava il Comune di La Spezia. Lei conferma: “È vero, fui assunta, ma in effetti non andai mai a lavorare. Volevo avere una copertura contributiva”

Andrea Pesce, amministratore dell’azienda in cui la Paita lavorava, ha detto di averla assunta, ma di non averla mai vista al lavoro:

“Tutto comincia nel maggio 2007 quando Paita diventa assessore al Comune di La Spezia nella giunta dell’attuale sindaco, Massimo Federici (suo sponsor). Al Comune, che deve pagare i contributi per la pensione, Paita dichiara di essere dipendente della società Sti spa. Vero. Ma Andrea Pesce, allora amministratore della Sti (promettente società poi finita in bancarotta), racconta: “So che Paita era stata assunta, ma non l’ho mai vista al lavoro”. Non solo: negli ambienti della Sti c’è chi fa notare che la società “si occupava di archiviazione dati, un ambito apparentemente estraneo dalle competenze di Paita” (giornalista pubblicista). Non solo: Antonio Desiata (altro amministratore di Sti, mai indagato) sedeva anche in società in affari con partecipate del Comune della Spezia di cui Paita era assessore“.

La stessa Paita ha dichiarato in merito:

“È vero, fui assunta, ma in effetti non andai mai a lavorare. Volevo avere una copertura contributiva perché non sapevo quanto sarebbe durato il mio incarico”

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