mercoledì 24 maggio 2017

ULTIM'ORA - CADE IL GOVERNO PD? POCO FA DA ROMA QUESTA NOTIZIA

Prepariamoci: ecco perché si terranno le elezioni il 24 settembre


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Forse ci siamo.
Se le indiscrezioni sono confermate finalmente ci saranno nuove elezioni il 24 settembre.
Ma non illudiamoci: la casta non è diventata improvvisamente democratica, anzi se potessero abolirebbero le votazioni. La verità è che il Pd vuole andare al voto quanto prima per bloccare la perdita di consensi ed evitare di approvare la manovra da 40 miliardi voluta da Bruxelles prima delle elezioni. Ed, eventualmente, votare la manovra insieme a Berlusconi quando sarà formato il nuovo governo.
La prima mossa in vista delle elezioni è stata il ritorno al proporzionale, come spiega Paolo Madron su Lettera43:
“Ora è tutto chiaro. Nella nebbia di una legge elettorale su cui fino a ieri sembrava impossibile trovare la quadra ecco che emerge la fatidica soluzione: si torna al proporzionale, sul modello tedesco opportunamente acconciato, cosa che ineluttabilmente prefigura un governo di larghe intese tra Pd e Forza Italia. Insomma, la riedizione di quel patto del Nazareno che, a sentire Berlusconi, naufragò quando Renzi fece di testa sua tradendo l’accordo per l’elezione del capo dello Stato. A sentire l’ex premier, perché il Cav aveva tirato troppo la corda sulla tutela dei suoi affari che quel patto doveva garantire.

URNE APERTE TRA QUATTRO MESI. Conseguenza della ritrovata alleanza è che si voterà a settembre. E se le intenzioni verrannno mantenute con una soglia di sbarramento, il 5%, che estirperà molti dei cespugli che oggi hanno radici in parlamento. A cominciare da Alfano e i suoi, ovvero coloro che dopo lo scisma da Berlusconi con un peso politico esiguo hanno esercitato un potere di interdizione enorme. Ma anche i protagonisti dell’altro scisma, gli ex padroni della ditta che hanno lasciato il Pd, che stando ai sondaggi non passeranno le forche caudine”.
E votando prima dell’approvazione della manovra, Renzi intende indebolire Lega e 5 Stelle:

“Renzi ha capito che farla prima del voto vuol dire vedersene intestata la paternità, fornendo così a grillini e leghisti una formidabile arma di propaganda per una campagna elettorale contro l’Europa matrigna e lontana che vuol comandare in casa nostra. Dunque meglio che sia l’ex premier a farla, e con la più ampia base di consenso possibile (di qui la necessità di imbarcare Berlusconi) con cui aumentare il suo potere negoziale a Bruxelles. Con un presupposto: che dopo questo correre in fretta e furia a elezioni anticipate, per le quali si prefigura una inedita campagna agostana, siano lui e la sua trasversale coalizione a vincere”.

1 commento:

  1. Gian burrasca e la casta non hanno scampo, il M5S andrà al Governo!

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