sabato 20 maggio 2017

ELEZIONI? IL VECCHIO TRADITORE PARALITICO PRETENDE DI DECIDERE ANCORA! ECCO COSA SI E’ PERMESSO DI DIRE IL TRADITORE DEGLI ITALIANI


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Gli italiani chiedono ada alta voce di andare al voto. Ma Re Giorgio frena: “In Italia c’è un abuso delle elezioni anticipate”. E avverte: “Per togliere fiducia deve accadere qualcosa…”

Giorgio Napolitano farebbe di tutto pur di non far votare gli italiani.


“Nei paesi civili si va alle elezioni a scadenza naturale e da noi manca ancora un anno. In Italia c’è stato un abuso del ricorso alle elezioni anticipate”, ha detto l’ex presidente della Repubblica conversando con i cronisti in Senato. “Bisognerebbe tornare a votare a scadenza naturale – ha aggiunto il senatore a vita – o se mancano le condizioni per continuare ad andare avanti”.

La Camera ha iniziato l’esame della legge elettorale il 27 febbraio, previa conclusione dei lavori in commissione Affari costituzionali. A stabilirlo, al termine di una seduta durata due ore, è stata la riunione dei capigruppo di Montecitorio che ha trovato l’asse di Movimento 5 Stelle, Pd, Lega e Fratelli D’Italia. Si è schierata, invece, contro Forza Italia. “Renzi – accusa il presidente dei deputati azzurri, Renato Brunetta – vuole le elezioni e sta forzando in tutti i modi, violentando ancora una volta il Parlamento”. Renzi dovrà, però, fare i conti con Napolitano che vorrebbe portare la legislatura fino al termine del mandato. Conversando con i giornalisti, l’ex capo dello Stato ha, infatti, detto che “in Italia c’è stato un abuso del ricorso alle elezioni anticipate“. Poi ha avvertito: “Per togliere la fiducia a un governo deve accadere qualcosa, non si fa certo per il calcolo tattico di qualcuno…”.


Tra i big dem è in corso un giro di incontri e di telefonate per delineare il percorso della legge elettorale e andare al voto a giugno. “Matteo Renzi ha sentito tra ieri e questa mattina, tra gli altri, Orlando e Franceschini – riferiscono fonti parlamentari piddì – la strada tracciata, con l’ok di ieri della conferenza dei capigruppo alla Camera, è quella di contingentare i tempi per modificare il sistema di voto e arrivare alle urne”. Si studia come estendere l’Italicum al Senato, i tecnici sono al lavoro sul nodo del premio di maggioranza ma le anime del Pd (al di fuori della minoranza) stanno convergendo, viene riferito, sulla posizione del segretario dem. Al Senato si dovrebbe anche riaprire la partita sulla presidenza della Commissione affari Costituzionali che potrebbe andare ad un renziano. Intanto cambia pelle anche il comitato “Basta un sì” che ha supportato la campagna del referendum. Ora si chiama “In cammino”. Un segnale che, come fanno notare fonti parlamentari dem, il percorso di Renzi verso il voto anticipato è già iniziato.

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